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La costruzione iniziò nel 1401, sul terreno lasciato libero dalla demolizione della vecchia moschea Aljama di Siviglia.

Fasi della costruzione

  • Almohadi (1172-1248). Alla fine del lungo processo di costruzione della città, sorse la moschea di al-Moharrem della penultima capitale andalusa, tra l'aprile del 1172 ed il 19 marzo 1198, terminando con l'inaugurazione del 30 aprile 1182. L'architetto fu Ahmad Ben Baso.
  • Mudéjar (1248-1433). Dal 23 novembre 1248 la moschea, chiamata grande moschea, passò sotto il controllo dell'arcidiocesi che comprendeva il Regno di Siviglia. In questo periodo, che corrisponde all'uso cristiano degli edifici musulmani di fine XIV secolo, la moschea venne demolita per permettere la costruzione della cattedrale.
  • Gotico. La moschea iniziò ad essere demolita nel 1433, e subito dopo i maestri Ysambret e Carlín iniziarono la costruzione di un tempio gotico, austero e rigoroso, consacrato, ancora incompleto, nel 1507. Il progetto originale non subì modifiche nonostante che per la sua costruzione ci siano voluti 75 anni.
  • Rinascimento (1528-1593). Corrisponde al periodo iniziato nel 1528, in cui vennero aggiunte una serie di dipendenze tra cui gli annessi al tempio gotico. Diego de Riaño progettò le sacrestie, la Sacristía de los Cálices e la Sacristía MayorHernán Ruiz ingrandì le torri in stile classico, spaziando dal plateresco al manierismo; dichiarò i lavori conclusi nel 1593, al tempo di Asensio de Maeda.
  • Barocco (1618-1758). Corrisponde quasi esclusivamente alla costruzione della canonica del Santuario, i cui lavori durarono dal 1618 al 1663, restando incompiuti; a questo edificio si accompagnarono una serie di piccoli aggregati nello stesso stile, davanti alla facciata occidentale, e numerosi arredi quali l'organo e gli arredi per l'altare. Gli architetti più importanti di questo periodo furono Pedro Sanchez Falconete e Diego Antonio Diaz.
  • Accademica (1758-1823). Si tratta di lavori in stile neoclassico, svolti per cultura locale o sotto l'imposizione dell'accademia madrilena. Inoltre vennero aggiunti altri arredi, una serie di dipendenze all'angolo sud-occidentale dell'edificio; si iniziò quindi il processo di "monumentalizzazione", con l'eliminazione, tra il 1762 ed il 1797, degli edifici che la univano al piccolo villaggio. Gli architetti furono Manuel Núñez e Fernando de Rosales.
  • Neogotico (1825-1928). In questo periodo ci si dedicò alla riparazione delle opere gotiche rovinate e al completamento delle parti incompiute delle fasi precedenti; nella prima decade del XX secolo continuò il lavoro di restauro, attraverso un'opera di pulizia stilistica, che proseguì nella separazione dei vari stili usati. Lo stesso Fernando de Rosales iniziò questa fase che venne completata da Javier de Luque.

La Giralda

La Giralda (detta anche torre del Balistrieri) nonostante la sua autonomia, esercita la funzione di torre e campanile della cattedrale di Siviglia. È un patrimonio dell'umanità dal 1987. La sua base si trova a 7,12 metri sul livello del mare, ha 13,61 metri di lato ed un'altezza di 104,06 metri. Venne costruita basandosi sull'aspetto del minareto della moschea Kutubia di Marrakech (Marocco), anche se la chiusura superiore e la torre campanaria sono in linea con il Rinascimento europeo.

Passando dalla Cattedrale si può salire in cima alla Giralda fino a 70 metri di altezza e dominare tutta la città di Siviglia.

Una particolarità della torre sono le scale che non esistono, si sale tramite 34 rampe circolari, sistema molto più comodo dei gradini e che un tempo consentiva ai Muezzin di arrivare in cima in sella al loro cavallo.

Il Patio de los Naranjos

Il Patio de los Naranjos è uno spazio rettangolare, un patio interno, che funge da chiostro della cattedrale. È noto anche col nome di Corral de los Naranjos

Secondo le usanze del tempo, le facciate esterne disegnano un rettangolo di 43,32 (N/S) per 81,36 metri (E/O). In questo modo i lati stretti vennero riempiti da sette archi gemelli, mentre quelli larghi ne contenevano tredici, divisi in due file da sei e da un grande arco centrale. Quest'ultimo rappresentava l'entrata principale del patio, ed è quella che oggi si chiama Puerta del Perdón.

I lavori del patio iniziarono nel 1172, e durarono per 24 anni. Quando i cristiani conquistarono Isbilya nel 1248 lo trasformarono in cimitero. Fino al 1432 il patio ospitò una fiera annuale.

Attualmente il Patio de los Naranjos rappresenta una delle parti più importanti della cattedrale, completamente integrato in essa. Attraverso i secoli ha subito varie modifiche.

Interno

La cattedrale è composta da cinque navate, distribuite in puro stile gotico con absidi ed un deambulatorio, formando una pianta a perfetto rettangolo che la rende uguale millimetricamente a quella di Alhama, di cui eredita anche la disposizione delle porte. Riguardo ai muri, è necessario dire che sono molto sottili. La luce naturale è scarsa, dal momento che le finestre sono piccole e composte da ottime vetrate.

La navata centrale unisce due imponenti costruzioni: il coro, fiancheggiato da grandi organi, e la Cappella Maggiore che ospita l'altare maggiore. Tra di essi si trovano tre sezioni: la navata di re Ferdinando III, la crociera (le cui volte sono le più alte del complesso) ed il retro-coro. Queste tre aree corrispondono alle tre classi sociali medievali: la cattedrale reale o pantheon dei re, la cattedrale ecclesiastica o parte riservata all'arcivescovo e la cattedrale popolare, situata ad ovest.

Alla testata del transetto riposano i supposti resti mortali di Cristoforo Colombo, composti nel feretro di bronzo, portato da quattro araldi che rappresentano le quattro corone di Spagna (LeónCastigliaNavarraAragona). (Fonte Wikipedia)

Cattedrale

 

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