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Più che una destinazione di viaggio una vera e propria seconda casa.

Molti viaggi di lavoro, prima per visitare clienti, poi per mettere in piedi una filiale e svilupparla. Grazie alla conoscenza della lingua e alle persone che ho incontrato, sono riuscito ad intrecciare una vita sociale vera e propria, forse unica occasione tra le tante che ho avuto nei miei viaggi di lavoro. Amici, conoscenti, ristoranti e bar, tutto quell'insieme di persone e cose che fanno di un posto, anche se per poco, casa.

La mia destinazione abituale è sempre stata Mendoza, centro del vino ma anche città crocevia tra l'est e l'ovest della parte meridionale del continente americano, grazie alla strada che dall'Argentina conduce al Cile. Città del vino, questo sì, ma anche tipicamente argentina. Asado, pranzi e cene, feste, amici... Gli argentini sono così, sempre a casa gli uni degli altri, sempre al ristorante, sempre con la voglia di sorridere e fare un po' di festa.

La fortuna di aver diviso una casa aziendale con altri colleghi, quindi di aver vissuto "a casa" e non in hotel, ha aumentato molto l'occasione di entrare nel tessuto sociale, anche se sempre quello a livello un po' più alto, visto l'indubbio problema economico del paese.

Il paese, però, è meraviglioso, con una natura che avvolge completamente e dei colori che non si possono dimenticare.

Nelle foto, tra le altre cose, ci sono alcuni posto che non posso non ricordare.

La Barra, tipico "asador" di Mendoza, forse il più celebre, dove si mangia e si beve in compagnia, anche dei titolari. Grazie all'amicizia del "che" Eduardo, ho imparato a cucinare l'asado e, in ringraziamento, ho contribuito alla collezione di bottiglie di vino bevute in compagnia con un Romain di Paolo Rodaro.

Il Puente dell'Inca, località sulla Ruta 4 che porta in Cile, stazione termale fin dai tempi degli Inca ed ora monumento silenzioso all'impotenza Argentina di tutelare le proprie bellezze.

L'Aconcagua, gigante di ghiaccio, che sembra sempre lì a portata di mano ma che è irraggiungibile. Ai suoi piedi, con Eduardo, abbiamo pranzato al sacco con salame e una bottiglia di vino di Luigi Bosca, pic nic a 4000 metri...

Un omaggio alle leggende del Gauchito Gil e della Difunta Correa. Per saperne di più ho pubblicato anche  le due leggende: Gauchito Gil, Difunta correa

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