C'è stata una cosa buona che ha portato la pandemia: il tempo.
Per molti essere chiusi a casa è stato un evento traumatico, probabilmente all'inizio lo è stato per tutti. Però, considerando che la costrizione comunque c'era e andava rispettata, tutto quel tempo non andava perso.
Ognuno si è arrangiato come meglio poteva e credeva, chi facendo il pane, chi cantando, chi, come me, scrivendo.
Scrivere di cosa se non della tua esperienza di una vita, il sughero?
A dire il vero la cosa è iniziata un po' per caso, avrebbe dovuto essere solo un post come contributo al sito BIOSOST.COM ma poi mi sono lasciato trasportare dal mare di informazioni presenti in rete e ne è uscito un volume che racconta il sughero in tutti i suoi aspetti, soprattutto quelli che nulla hanno a che vedere con il tappo.
Pubblicare un volume nel 2024 è facile, basta pagare. Venderlo è molto più difficile, soprattutto se si tratta di un saggio. Così, come gli scrittori dell'ottocento e del novecento, lo pubblicherò a "pillole" qui sul mio sito e poi sui social, sperando che qualche lettore abbia la compiacenza di leggerne almeno alcune parti.
Il sughero, come detto, è la parte esterna della quercia da sughero e, per poter essere utilizzato, non prevede il taglio della pianta. Questo fa del sughero un prodotto forestale unico, in quanto pur essendo un prodotto legnoso, viene sfruttato in modo del tutto simile a un frutto. Il ciclo di lavoro prevede diverse fasi.
Un volta tolto dalla pianta, il sughero viene stagionato in modo da fargli perdere l’acqua di vegetazione (o accrescimento) e garantire che sia omogeneamente suberificato (come detto la sua funzionalità si ha quando tutte le cellule si svuotano dal materiale di riproduzione).
Normalmente le plance preparate e lasciate asciugare fino a una umidità residua del 8%, possono essere conservate fino alla lavorazione. È importante, per la conservazione del sughero, il controllo dell’umidità.
Con la generica definizione di “lavorazione per taglio” si intende tutto l’insieme delle lavorazioni che portano a trasformare una plancia di sughero in un prodotto finito.
La ligne (o linea o linea Parigi) è un'unità storica di lunghezza utilizzata in Francia e altrove prima dell'adozione del sistema metrico nel tardo XVIII secolo, e utilizzato in varie scienze, dopo quel tempo.
Il sughero è un prodotto forestale tipico della flora mediterranea e come tale è conosciuto fin dall’antichità.
Il poeta Quinto Orazio Flacco (65 a.C. – 8 a.C.) nella raccolta degli Epodi (V)19, in modo molto poetico assimila il sughero all’aiuto che viene dato ai fanciulli per crescere e lo cita in un modo che potrebbe essere tradotto “potrai camminare da solo”.
Luciano di Samosata (in greco antico: Λουκιανός ὁ Σαμοσατεύς, Loukianós ho Samosatéus, in latino: Lucianus Samosatensis; Samosata, 120 circa – Atene, tra il 180 e il 192) è stato uno scrittore, retore e filosofo siro di lingua greca antica, celeberrimo per la sua arguzia e per la forte irriverenza dei suoi corrosivi scritti satirici.